La Leishmaniosi è una malattia parassitaria causata da un protozoo, un microscopico organismo unicellulare che può colpire anche l’uomo.

Per la diffusione della malattia è necessaria la presenza di un piccolo flebotomo (pappataci) che funge da ospite intermedio.

I sintomi sono molto variabili, così come la gravità della malattia e nonostante le ricerche e lo sviluppo di nuovi farmaci, ad oggi non esiste alcuna terapia che porti a guarigione certa.

Fino ad alcuni anni fa l’unico mezzo di prevenzione contro la leishmaniosi era rappresentato dai farmaci antiparassitari repellenti che dovevano impedire ai pappataci di pungere il cane.

Nel 2017 è entrato in commercio in Italia un nuovo vaccino contro la leishmaniosi, il “Letifend®”, in uso attualmente.

Questo vaccino mira a stimolare una risposta immunitaria dei cani colpiti dal parassita, riducendo quindi ma non eliminando il rischio di sviluppare la malattia anche se da studi effettuati il tasso di copertura si avvicina al 92% e nei casi in cui vi era comunque l’infezione la sintomatologia della stessa era comunque molto attenuata.

In considerazione del fatto che la vaccinazione non impedisce comunque all’insetto vettore di trasmettere il parassita si consiglia comunque di utilizzare comunque i prodotti repellenti in commercio siano essi spot on o collari.

Prima di iniziare la profilassi vaccinale è necessario effettuare un test per scongiurare che la malattia sia già presente cosa da ripetere anche prima di ogni richiamo annuale.

Il vaccino produce gli effetti immunizzanti a partire dalle 4 settimane dopo la somministrazione e si ricorda che il richiamo deve essere annuale.

Di sicuro vanno considerate alcuni parametri costo beneficio e valutare caso per caso il vero rischio di contagio

  • Zona endemica
  • Presenza di soggetti già colpiti ed in cura per la malattia
  • Età del cane
  • Stile di vita

Di sicuro nelle zone endemiche questa profilassi riduce molto il rischio di sviluppare la malattia e impedisce al cane di divenire serbatoio di parassiti per altri cani e per l’uomo.

Consiglio la vaccinazione a tutti i cani in buona salute qualora si possa valutare un rischio concreto di contagio, nonostante la considerazione che non sarà comunque possibile ottenere la eradicazione della malattia né una totale copertura della stessa.